As today marks the 100th anniversary of the Titanic sinking in the North Atlantic Ocean, scanning through the tens of stories and reports about the accident, I found a piece of information that relates to fashion without having to praise the elegance and the beauty of what the wealthy passengers wore.
That's my find: on board of the ship and a survivor was Lucy Duff Gordon, a British fashion designer that at the time of her journey through the Atlantic had build already a fashion empire that went from London to New York via Paris.
She started dressmaking in 1890 in her apartment in London, just to earn an income from her and her daughter Esme, after a divorce. Then, to cut it short, through the help of her sister Elinor who was a film writer and producer, she got enough work to open her first boutique in 1894 , the 'Maison Lucile' and started gaining attention, following and customers through clever business and marketing moves and her distinctive style.
Oggi ricorre il centesimo anniversario dell'affondamento del Titanic nell'oceano Nord Atalantico e passando in rassegna le decine di articoli e storie sull'incidente, ho trovato un'informazione che riguarda la moda che non si limita ad illustrare e magnificare la bellezza e l'elegnaza di cio' che i passeggeri di prima classe indossavano sulla nave.
Questo e' quello che ho scovato: a bordo della nave e una dei sopravvissuti era Lucy Duff Gordon, una stilista inglese che al momento del suo viaggio attraverso l'Atlantico aveva gia' costruito un impero che andava da Londra a New York , passando per Parigi.
Inizio' a cucire nel 1890 nel suo appartamento di Londra per far poter guadagnare abbastanza e mantenere se stessa e sua figlia Esme, dopo il divorzio. Poi, per farla breve, attraverso l'aiuto della sorella Elinor, scrittrice produttrice di film, comincio' ad avre abbastanza lavoro e denaro per aprire la sua prima boutique nel 1894, la 'Maison Lucile' e inzio' ad avere attenzione e seguito di clienti attraverso alcune mosse di marketing e finanziarie intelligenti e il suo stile particolare.
She built a flagship store with colours, painting and furniture in order to make her creation stand out and above all to create a 'Lucile World' for the customers; started selling silk lingerie and perfumes as additions to her designs; she built a stage in the showroom and trained models to showcase her designs like the modern fashion shows.
What set her apart though was the quality of her designs which were customised not only to the client's taste and body shape but also to their personality.
Fece costruire un moderno 'flagship store' con colori, quadri e arredamento che facessero risaltare le sue creazione ma sopratutto con l'obiettivo di creare un 'Mondo di Lucile' per i clienti; inizio' a vendere lingerie di seta e profumi come prodotti in aggiunta all'abbigliamento; costui' un palco nel suo showroom e istrui' delle modelle per mostrare le sue collezioni come le sfilate odierne.
Cio' che la distingueva pero' erano la qualita' dei suoi abiti, personalizzati non solo a secondo del gusto della cliente e della sua conformazione fisica ma anche secondo i loro tratti caratteriali.
On April 1912 she booked herself, as first class passenger, on the Titanic for a business trip to the New York branch of her boutiques and the most profitable of all. She escaped and survived the accident being on the first lifeboat that escape the sinking ship.
Her business continued to expand with a mail to order catalogue for a ready to wear collection, the opening of a new branch in Chicago, till a disastrous contract and legal dispuite, which she lost in 1919 with a US manifactured, that led her to loos any right on her name and designs.
To these days her Legacy has been revived by her gret great great grand daughter Camilla Blois that designs a range of luxury lingerie in London.
Nell'aprile 1912 prenoto' il viaggio, in prima classe, sul Titanic per andare a supervisionare la boutique di New York, la piu' remunerativa di tutte. Riusci' a scappare dalla nave e salvarsi salendo sulla primissima scialuppa di salvataggio che fu calata in acqua.
Il suo business continuo' ad espandersi con un catalogo di ordini per posta della sua nuova linea di pret-a-porter, l'apertura di una nuova boutique a Chicago, fino alla disastrosa stipula di un contratto ed una battaglia legale, persa, nel 1919 con un produttore americano, che le fece perdere ogni dirittto sul suo nome e le sue collezioni.
Ad oggi la sua eredita' e' stata raccolta da Camilla Blois, pro-pro nipote di Lucy, con una linea di lingerie di lusso a Londra.