A due settimane dalla fine di AltaRoma finalmente riesco a chiudere i miei post sull'edizione di gennaio, terminata con la sfilata di Greta Boldini, la mattina del 2 febbraio. Non ci sarebbe potuta essere una conclusione migliore con una collezione dal forte impatto, ispirata da emozioni altrettanto forti -Crudelta' e Splendore -, a cui danno il titolo.
La crudezza dei dipinti di Bacon e l'improvvisazione caotica del jazzista Charles Mingus sono il contesto in cui si muove la donna sofisticata di Greta Boldini per la stagione FW15, tra pellicc e giochi patchwork, raso, pizzo di nylon, lane tecniche e pettinate dal rigore mascolino.
La crudelta' e la nettezza della silhouette fa da contrappunto allo splendore e alla ricercatezza dei ricami declinati in precise ed opulente applicazioni di pietre colorate e piume, pailette e specchietti, ad addolcire, ma solo per un attimo la severita' degli outfit e la sicurezza di se' e l'eleganza fiera della donna Greta Boldini.
Un ultimo commento sulla sfilata vera e propria, coreografata in maniera inusuale, con le modelle che uscivano da entrambi i lati e dopo aver posato per i fotografi, si mettevano in posa in fondo alla sala, come se fossero nello studio di un pittore o in un jazz club, tra muscia, fumo di sigaretta e drink.
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