December 26, 2016

Saldi di Santo Stefano. L'abbuffata continua.


Ormai  sembro un disco rotto, a commentare negativamente la frenetica attivita' della 'moda veloce' - dall'apertura di Primark in Italia ad aprile al Black Friday e ai saldi che qui, in Inghilterra, iniziano oggi, giorno di Santo Stefano, giorno in cui, per fortuna in Italia, ancora si sta a casa con parenti ed amici invece che lanciarsi a fare shopping per i saldi. Da quando ho inizato a lavorare nell'ambito del retail, cinque anni fa,  non ho mai capito la frenesia e la mentalita' di chi sceglie di uscire il 26 dicembre a rifare shopping, dopo la corsa all'ultimo minuto ai regali del 24 e ancora con il cenone eil pranzo di Natale sullo stomaco. 

Il 12 dicembre fa e' stata discussa in parlamento una petizione popolare riguardo una possibile legge che obblighi i negozi a stre chiusi a Santo Stefano ed iniziare i saldi il 27. il governo inglese ha risposto che non e' loro compito legiferare sui giusti metodi e modi delle aziende di operare nel libero mercato. Decisione giusta e, di nuovo, come per il caso Primark e la fast-fashion in generale, penso che stia ai consumatori cambiare 'marcia', rallentare, comprare meno e meglio e se proprio a S. Stefano si vuole fare un'attivita' fuori casa con i familiari, sincermanete ci siano attivita' piu' produttive e divertenti dello shopping; andare al cinema, a  pranzo/cena fuori, una gita fuori porta. 

Per fortuna a breve ci sara' la Fashion Week Uomo e quella Donna AW17 qui a Londra e l'edizione di gennaio di Altaroma,in cui saremo vicini alla moda vera e lontano dall'abbuffata della moda con 'm' minuscola.

December 1, 2016

Ok! Il prezzo e' giusto! Pensieri sul Black Friday.


Passata una settimana dal Black Friday, seguito dal Sofa Sunday e il Cyber Monday, mi sono guardato attorno, ho letto e investigato, oltre a esserci stato dentro, visto il mio lavoro e tratto delle conclusioni non positive su tutta la faccenda. Ho avuto l'impressione, a partire dal lunedi' precedente al venerdi' 'nero' 25 novembre, che sia online che nei negozi si stesse 'girando la ruota', proprio come nel programma, cercando (a vuoto) di fare CENTO; vendere, vendere, vendere e superare le cifre dello scorso anno, ogni brand con una strategia tutta sua e senza guadagni veri, per i clienti e brand stessi e con una corsa al ribasso come in al mercato. Personalmente sono contro il Black Friday per due ragioni.

La prima riguarda la spinta al consumismo estremo che gia' e' nell'aria visto il perido natalizio. Springere con il marketing a far comprare di piu' e piu' spesso e' allo stesso livello del far shopping da Primark (che come potete leggere qui, e' l'emblema della moda usa-e-getta cattiva); comprare di piu' solo perche' a prezzi ridotti, senza che siano regali programmati e comprare la qualunque approfittando del periodo limitato di tempo. Purtroppo non tutti i consumatori sono avveduti e resistere al fascino degli sconti e' difficile. Ci sono cascato anche io giovedi' scorso, ma ho provveduto oggi a ritornare in negozio il superfluo.

Laseconda ragione della mia contrarieta' al Black Friday riguarda la politica del prezzo a ribasso, che a lungo e breve termine, non porta alcun vantaggio ai business che la usano. A lungo termine infatti, la clientela si abitua ad aspettare che i prezzi calino con conseguente riduzione del fatturato a prezzo pieno, oltre a svalutando il prestigio dei prodotti che, ancora piu' chiaramente, non valgono il prezzo di partenza. A breve termine poi i dati ci dicono che, al di la' delle news uscite che trionfalmente hanno annunciato record di vendite online, nei negozi, la flessione rispetto allo scorso anno e' oscillata dal 15 al 30%. Quello che le vendite online non ci dicono e' la percentuale di merce che e' o sara' rispedita indietro. Io stesso ho fatto acquisti online approfittando degli sconti, per poi ritornarne un terzo, poiche' mi sono accorto di essermi fatto prendere la mano e' di aver comprato piu' di quello che avevo programmato. Gli sconti  prolungati nel tempo( sarebbe bastato fare il Balck friday solo per 24 ore e non 10 giorni!) e troppo spesso, svalutano quindi il brand e non portano guadagni.

La mia conclusione? Spero che dopo quest'anno il trend si inverta e sempre meno negozi si lascino trascinare dalla moda del Black Friday, visto che non porta alcun vantaggio a nessuno e che i clienti venagano lasciati in pace di fare i regali di Natale in pace, senza la lotteria dei prezzi che ogni azienda fa.

October 17, 2016

Fashion Tales. Quattromani FW16 + SS17.


Nei miei ultimi post, quasi con alternanza, mi sono lamentato e esaltato quando una collezione non trasmette nulla o quando, al contrario, racconta una storia, di outfit in outfit, rendendo la moda significativa e degna di essere recensita.

Ovviamente, non mi lascio quindi, sfuggire l'occasione di parlare nuovamente di Quattromani, il brand di Massimo Noli e Nicola Frau, i 'menestrelli' del folklore sardo, attraverso le loro sofisticate collezioni che raccontano ogni stagione una leggenda della loro terra di origine. 



La collezione FW16, ispirata all'Argia, vista e recensita durante AltaRoma lo scorso gennaio, e' finalmente disponibile sia online che nelle boutique e nelle immagini del lookbook, dove e' possibile apprezzare ancora meglio i singoli capi, senza la distrazione del trucco e parrucco delle foto della sfilata e non farsi sfuggire le meravigliose borse color block.




October 15, 2016

American Adventure. I gioielli e le borse SS17 di Giuliana Mancinelli Bonafaccia.


Da Chicago a Santa Monica, la route 66 che attraversa gli Stati Uniti, fa da sfondo e ispirazione alla collezione SS17 di gioielli e borse della designer romana Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Nell'ideale boutique della mia mente, l'intera collezione avrebbe spazio, considernado non solo la bellezza ma anche la qualita' delo design e dei materiali.

Oro giallo, verde e palladio sono alla base di orecchini, bracciali e anelli che raccontano il paesaggio della lunga autostrada americana; le borchie ricordano l'arida vegetazione fatta di catcus e cespugli, le stelle in pave' di Swarovky e gli elementi geometrici astratti richiamano i cieli stellati, i neon delle insegne e le forme degli essenziali segnali stradali.



October 3, 2016

Un'Italiana (romana) a Parigi e la Moda Raccontata.


Se cinque settimane fa sembrava che raccontare la moda, in passerella e nei negozi, fosse ormai una missione impossibile, e' bastata un azzeccatissimo giro di poltrone per rivedere due collezioni emozionanti a due giorni di distanza, a Parigi. Parlo dell'esordio di Maria Grazia Chiuri da Dior e di Pierpaolo Piccioli in solitaria da Valentino. I due designer (romani) si vanno ad aggiungere allo storyteller di nuova generazione Alessandro Michele.

A prescindere dalla romanita' degli stilisti ( di cui sono fiero) mi sono chiesto come mai loro tre siano capaci di creare collezioni che parlano del passato e del futuro, creative e commerciali e  una gioia per gli occhi e per la mente. Il talento e' uno degli ovvi elementi che li accomuna, dote che che va coltivatoa ed educatoa, ma che in ognuno di noi, in ogni specifico campo, o c'e' o non c'e'.
La lunga gavetta, inoltre li accomuna; la pazienza di lavorare dietro le quinte, negli uffici stile e nei vari reparti, di stagione in stagione, imparando i meccanismi interni di un'azienda e trovando un proprio metodo di lavoro. Infine la capacita' di osservare il mondo a 360 gradi, essere curiosi, documentarsi, appprofondire e trovare connessioni, estetiche e creative che possano concretizzare una collezione in maniera coerente. Spero che il trio, Chiuri, Piccioli, Michele siano di esempio per quegli stilisti che di stagione in stagione fannos filare collezioni vuote, prive di contenuto e significato, utili solo a intasare Instagram e a buttare fumo negli occhi con il 'see now, buy now'

August 22, 2016

Raccontare la Moda? Missione Impossibile.


Sara' il mio scetticismo temporaneo, sara' la stagione estiva prima di notizie di moda interessanti o il panorama moda piatto da molti punti di vista: dalle passerelle, ai negozi alla comunicazione. Da un paio di mesi rifletto e rimurgino su cosa si sia inceppato nel sistema e, lavorando tutti i santi giorni in un negozio di una catena di abbigliamento, sono proprio nell'occhio del ciclone.

Leggo e sento dire da molto tempo che la creativita' e stata soppiantata dal marketing e dalla commercialita', che l'online uccidera' i negozi tradizionali, che i clienti sono avidi di esperienze e non solo di prodotti. Parole, parole, parole ma poco si e' smosso negli ultimi anni. Arriva poi Alessandro Michele e si grida al miracolo! Io direi che piu' che genio Michele ha riportato il focus sul creare e raccontare la (sua) moda, creando un mondo di collezione in collezione, ampliandolo e rendendolo intellegibile - dopo loa prima sfilata quasi tutti ci siamo gratatti la testa cercando di capire cosa avesse sfilato, ora quando Gucci sfila sappiamo seguire il filo del discorso.

Pochi sono gli stilisti che raccontano storie ed incantano e finite le sfilate, ancora meno sono i giornalisti e gli addetti al settore che sanno continuare la narrazione come si deve. Instagram, i live di Facebook, Twitter e Snapchat sono il Bignami della moda, inadatti a rendere eccitante le collezioni di una stagione. 

Molto meglio un post di Susie Bubble, un articolo di Alexander Fury o un servizio fotografico di Grace Coddignton. Questi tre, infatti, spendono tempo ed energie nell'andare oltre l'immagine di una sfilata, contestualizzando, spiegando e raccontando, con parole o scatti, cio' che a occhio nudo sembra solo una sequenza di abiti, accessori, trucco, parrucco e modelle che camminano avanti e dietro. ma a parte loro e forse altri che non conosco, il resto della comunicazione di moda e' di una noia mortale.

Arriviamo poi alla base della piramide: l'esperienza online e in negozio. La formula e-commerce e contenuti editoriali lanciata da  Net-a-Porter ha funzionato, funziona tutt'ora ma comincia ad essere datata - non so voi, ma io i conteuti di questi siti non li leggo mai! Si va poi in negozio, parlo di shopping mall ( Selfrodges) e fast fashion e l'esperienza dov'e'? Non c'e'. La solita formula di musica, promozioni, customer service piu' o meno discreto, ma spesso assente e basta. la maggiorparte delle volte mi annoio a fare shopping e lo faccio il meno spesso possibile, pur amando la moda.

Dalla passerella passando per i media e poi i negozi, la magia ed il racconto di moda si e' completamente perso. Raccontare la moda? Missione Impossibile per ora.

August 8, 2016

Guccimon. Catch 'em all,.


Appena passato il week-end ed il mio proposito di 'rinfrescarsi gli occhi' prima di settembre e' miseramente fallito. venerdi' sera infatti, dopo la proiezione di un film sull'omosessualita' in Kenia, durante il Gay Pride qui a Brighton, ho visitato la mostra sulla moda africana al Brighton and Hove Museum. Interessante ma...appena uscito ho realizzato che, predico bene ma razzolo male e che e' molto difficile sottrarsi alla tirannia delle immagini di moda e dalla moda in generale. N.d.R. Inoltre lavorando per una catena di abbigliamento, mi e' praticamente impossibile! P.s. Ho pure comprato il numero di settembre di Vogue UK.





Tornando a noi, alla stagione alle porte, avendovi in passato esortato a Guccificarvi e ad apprezzare capi ed accessori delle braocche e sovraccariche sfilate Gucci, e cavalcando la mania dei Pokemon, che personalmente adoro ( ricordi di gioventu' e amore per tutto cio' che e' kawai e pieno di aegyo), negli ultimi due giorni ho notato che lo stile Gucci, a cascata, e' arrivato sugli stand delle catene fast fashion e online. Per i fan di Gucci, ma senza la disponibilita' di portafoglio, come cacciatori di Pokemon, eccovi una prima lista,  dei capi e dei marchi dove acchiappare il meglio dei Guccimon che terremo aggoirnata a mano a mano che le nuove collezioni saranno disponibili.


RIVER ISLAND




TOPSHOP






August 5, 2016

Fashion Restart. Una Pausa per gli Occhi


A quasi una settimana di distanza  dal mio scorso post, in cui mettevo nero su bianco, i miei dubbi riguardo al blogging e alla rilevanza delle notizie di moda che circolano da un bel po', mi ritrovo, per fortuna, ancora a scrivere e dire la mia. Come il cervello ed il fisico vanno in ferie ad agosto ( non per tutti e prevalentemente in Italia) ritengo sia giusto che anche gli occhi di chi lavora e scrive di moda abbiano diritto ad una pausa e a rigenerarsi.
Centinaia di immagini di sfilate scrutate ed analizzate di fashion week in fashion week, collezioni viste dal vero su Milano, Parigi e Londra, in passerella e backstage, editate per l'online o il proprio blog: ad un certo punto si smette di guardare veramente e gli occhi vedono senza far scaturire un pensiero, critico o meno, questo sta alla testa dei proprietari del paio di occhi.

Prendiamoci una pausa dalla moda questo agosto e rinfreschiamoci gli occhi con cio' che ci piace: natura, arte, cinema, libri, cibo etc...niente immagini di abiti, accessori, profumi, beauty. Che i nostri occhi si ricarichino e siano pronti a ripartire belli freschi a settembre.

July 31, 2016

To Blog or Not To Blog?


Sono quasi due settimane che non posto nulla e comunque la 'crisi' e' comiciata tre mesi fa; 3 post ad aprile, 1 a maggio, 2 a giugno e 4 a luglio grazie ad AltaRoma. 
Ancora non mi sono dato una risposta definitiva alla domanda 'continuare a postare sul blog ( e scrivere) o no?' 
Oltre ad esserci stati cambiamenti nella mia vita lavorativa, personale e socio-politica - trasferimento di sede lavorativa con una mole di lavoro eccessiva, due lutti nella mia cerchia familiare e di amici, oltre al grande shock della Brexit che, vissuta dall'interno da un giorno all'altro ha buttato il morale a terra a tutti oltre a creare discontento, divisione, impennata di razzismo ed incertezza - nel corso delle settimane, guardandomi intorno, ho trovato sempre meno cose interessanti e rilevanti di cui scrivere dell'ambito della moda

Di notizie ce ne sono centinaia al giorno su siti e blog, ma io, onestamente, non vedo piu' nulla di cosi' interessante su cui dare il mio punto di vista o anche solo far notare perche' notiziabile. Sicuramente il mio essere travolto da cosi' tante problematiche personali e del mondo in cui vivo, mi ha fatto mettere in drammatica prospettiva l'importanza del mio blog e del mondo della moda (per ora) ma credo che a monte ci sia proprio un problema di sostanza. 

Seguo sempre con interesse e imparo molto ogni giorno, dalle osservazioni e dalle discussioni online di due persone, Maria Katia Doria e Daniel A. Colby, che da tempo osservano, commentano e criticano con fondatezza un sistema e un modo di fare moda che e' marketing, fumo e niente arrosto ormai da molte stagioni. Ammiro persone come loro che, non si fanno abbattere dalla poverta' di idee che circola, e che continuano a scrivere, postare e parlare di moda. Forse e giunto il momento di essere meno politicamente corretto e dire la mia al 100% o forse di chiudere il blog e andare off-line.

Vedremo.

July 15, 2016

AltaRoma Luglio 2016. La Moda Racconta. Quattromani e Sara Lanzi.


Ogni collezione racconta un mood e un'ispirazione. A volte pero' una collezione racconta una storia, ben precisa, con un luogo, un tempo e dei personaggi. nello stesso giorno ad Altaroma, Quattromani e Sara Lanzi hanno fatto parlare le loro collezioni, un look dopo l'altro.

Nicola Frau e Massimo Noli ( le menti creative di Quattromani) continuano a farci scoprire il la bellezza del  folklore e della natura sarda, mettendo al centro della collezione ' sa bia de sa palla' (la via della paglia), percorsa da due innamorati durante la notte e cancellata la mattina dopo dalle due familgie rivali. Grano, papaveri, stelle ( sa bia de sa palla e' anche la Via Lattea) e i colori dell'estate sarda caratterizzano le stampe e la palette cromatica della collezione che si snoda tra abiti da sera e cocktail dress, jumpsuit in gabardine, maglieria in lurex e sensuali camicie top.







Sara Lanzi invece ci racconta una storia misteriosa, vaga, la cui protagonista Sarita, compare in sbiadite foto in bianco e nero, di cui sappimo poco se non che sia una donna argentina dal background indiano. Una collezione in progress, volutamente non finita e minimal, che da un lato dimostra quanto importante sia, andando oltre ricami, colori e stampe, la personalita' di chi indossa un abito e alloo stesso tempo quanto un outfit non comopleto abbia molteplici possibilita' di essere trasformato ed indossato.









July 10, 2016

AltaRoma Luglio 2016. Ispirazione Greca. Esme Vie e Angelos Bratis.

Dalle radici di AltaRoma - l'Alta Moda - passando per la sua linfa vitale - i designer di WION -, la panoramica culmina con i rami, sempre piu' numerosi della manifestazione - i finalisti e i vincitori delle passate edizione di WION - che di stagione in stagione crescono. A volte i designer, senza essersi messi d'accordo a tavolino, sono ispirati dagli stessi temi ed idee; Esme Vie e Angelos Bratis, guardano al classico mondo greco per le loro collezioni SS17.

La sfilata Esme Vie prende spunto dallo Zefiro, vento dell'ovest che anticipa l'arrivo della primavera.  Forme delicate e femminili, silhouette geometriche, trapezioidali interrotte da  bouquet di fiori e da accenti color pastello; verde menta, gaillo succo di limone, rosa canina e bianco crema.






Greco di nascita, lo stile di Angelos Bratis, sin dagli esordi, si e' sempre contraddistinto dai drappeggi e la fluidita' delle linee. la collezione Doric, guarda al mondo neo-classico, con l'obiettivo di creare un guardaroba democratico e facile da indossare. Il peplo si trasforma in tuniche e t-shirt, affiancate da kaftani, gonne e top moderni. Il bianco e il blu sono vivacizzati da pattern geoemtrici.







AltaRoma Luglio 2016. Blu Balestra e i Gioielli di Rani Zakhem.



Se il concorso WION ed i suoi vincitori sono la linfa di AltaRoma, le maison di Alta Moda che vanno in passerella ne sono le radici. Il piu' 'radicato' e' sicuramente Renato Balestra che alla vigilia della manifestazione ha rimpianto le stagioni passate in cui molti erano i designer d'Alta Moda a sfilare e auspica che sia fatto anche un lavoro 'a monte, da parte delle istuituzioni, per fare in modo che nuovi talenti emergano anche nell'Alta Moda.

Balestra ha mandato in passerella una collezione ispirata al suo amato blu in una vasta gamma di toni e stili. Dal navy scurissimo, quasi nero, al celeste che vira al verde fino al celeberrimo Blue Balestra, su abiti da giorno e da sera tra trasparenze, ricami e mantelli.



 


Rani Zakhem invece ci trasporta indietro nel tempo, ai ' Fasti degli Imperi del Passato'. Dal glamour delle dive di Holliwood il designer sposta la sua ispirazione all'opulenza dei gioielli che caratterizzano le corti imperiali, dai Romanov ai Maharaja indiani. Ogni abito racconta una pietra preziosa: il verde ametista, il nero su cui spicca lo scintillio del diamante, il blu zaffiro del velluto e  il rosso rubino.