Ormai sembro un disco rotto, a commentare negativamente la frenetica attivita' della 'moda veloce' - dall'apertura di Primark in Italia ad aprile al Black Friday e ai saldi che qui, in Inghilterra, iniziano oggi, giorno di Santo Stefano, giorno in cui, per fortuna in Italia, ancora si sta a casa con parenti ed amici invece che lanciarsi a fare shopping per i saldi. Da quando ho inizato a lavorare nell'ambito del retail, cinque anni fa, non ho mai capito la frenesia e la mentalita' di chi sceglie di uscire il 26 dicembre a rifare shopping, dopo la corsa all'ultimo minuto ai regali del 24 e ancora con il cenone eil pranzo di Natale sullo stomaco.
Il 12 dicembre fa e' stata discussa in parlamento una petizione popolare riguardo una possibile legge che obblighi i negozi a stre chiusi a Santo Stefano ed iniziare i saldi il 27. il governo inglese ha risposto che non e' loro compito legiferare sui giusti metodi e modi delle aziende di operare nel libero mercato. Decisione giusta e, di nuovo, come per il caso Primark e la fast-fashion in generale, penso che stia ai consumatori cambiare 'marcia', rallentare, comprare meno e meglio e se proprio a S. Stefano si vuole fare un'attivita' fuori casa con i familiari, sincermanete ci siano attivita' piu' produttive e divertenti dello shopping; andare al cinema, a pranzo/cena fuori, una gita fuori porta.
Per fortuna a breve ci sara' la Fashion Week Uomo e quella Donna AW17 qui a Londra e l'edizione di gennaio di Altaroma,in cui saremo vicini alla moda vera e lontano dall'abbuffata della moda con 'm' minuscola.