Riprendo il titolo di un post di due anni fa - 'L'Alta Moda Del Contemporaneo' - per parlare, distintamente delle collezioni di Giada Curti e Luigi Borbone. Pur nelle loro differenti ispirazioni e diversita' di stili, ogni stagione mi ritrovo a riflettere sulle loro collezioni assieme, poiche', ambedue gli stilisti hanno, rispetto agli altri di alta Moda, hanno la spiccata capacita' di tradurre in suggestioni moderne e contemporanee i temi delle loro collezioni
Giada Curti ritorna a Roma con una collezione dedicata alla Marchesa Luisa Casati, carismatica ereditiera, musa e dark lady del jet set internazionale del primo Novecento. Abiti leggeri e fluttuanti, caretterizzano ogni uscita, caste traspareze su una palette di colori che va dal al bianco al nero, passando per lo smeraldo e il rosa corallo,
I volumi sono ampi e comodi, le linee pulite, ad alleggerire una figura storica importante che ai giorni nostri non avrebbe bisogno di fronzoli e ricami per spiccare in societa', visto che basta la forza della sua personalita' e dei suoi gusti personali per farsi largo in societa'.
Non solo sensibilita' per il contemporaneo, ma questa stagione Luigi Borbone e Giada Curti hanno avuto ispirazioni che si incrociano. Punto d'incontro e' l'androgina attrice Tilda Swinton che nel 2010, fotografata da Paolo Roversi ha impersonato la Marchesa Casati in uno shoting fotografico per il magazine Acne Paper.
E' la Swinton del film 'Orlando' infatti uno dei due personaggi cinematografici a cui Luigi Borbone fa riferimento, uscita dopo uscita nella sua collezione p/e 16. Una donna capace di adattarsi ai i vari stili di epoche diverse, dal '700 saltando alla silhouette ladylike degli anni '50 e la liberazione degli anni '70, tra pricipesse, trasparenze ed androginia.
Sete, pizzi e Swarowky e una palette cromatica delicata, chiara e opalescente rimandano anche alla doppia natura femminile di Kore e Persefone - amorevole e dannata - immortalata dal film l'Enfer con una giovanissima Romy Schneider.
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