Ok, ok, il titolo e' drammatico ma riassume in breve un'impressione - ormai diventata una fatto - che ho da mesi; avere un blog e dedicarcisi nei giorni in cui non lavoro, non basta piu' e non diverra' mai la mia professione principale. Passati sono in tempi in cui lavoravo part-time, il blog aveva tempo di essere riempito di contenuti e cresceva e cresceva.
Alcuni pensieri di un blogger fallito - non nel senso negativo - che ha fatto altre scelte nel tempo.
- Essere manager di reparto a tempo pieno mi ha portato a non avere tempo e le energie sia fisiche che mentali per far crescere il blog come strumento professionale e di guadagno. Gestire a tempo pieno altre persone, spesso anche il negozio non da molto spazio ad altro.
- Molte persone che consoco hanno affiancato attivita' di marketing, di insegamento o di organizzazione di eventi e pr al blogging. Io ho provato la strada dello styling e poi sono finito nel 'buco nero' del retail che amo e odio e che sara' la mia professione pricipale per la vita.
- Non sono mai stato un blogger di outfit, un influencer ma la mia forza sta nella capacita' di analisi di una sfilata, un evento o una news di moda.
- Purtroppo poche sono le notizie, i fatti di moda o anche le collezioni e le sfilate che mi suscitano interesse e quindi lo stimolo per scrivere; non so voi ma io sono in questa situazione da un po' di mesi.
PROMETTO pero' di:
- Continuare a fare i salti mortali per assistere alle sfilate delle London Fashion Week e quelle di AltaRoma - gia' o chiesto accredito per quelle di gennaio ( Londra) e prenotato volo per Roma!
- Continuare a scrivere, descrivere il bello, il brutto e l'interessante del fashion system sperando di continuare ad avere quella crediblita' che credo di aver conquistato sul campo anche senza avere milioni di followers.
- Continuare a offrire il mio punto di vista nell'ambito retail che conosco bene dal suo interno lavorandoci giornalmente.
L'importante รจ avere una passione: non mollare!
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