Una pizza farcita di diamanti, immangiabile ma bellissima da guardare. Un paradosso ma anche un lusso ( grazie Red Velvet!)
Un post breve e anomalo; una riflessione veloce , dopo la mia promessa di non mollare con il blog e dare il mio punto di vista sul 'favoloso' mondo fashion che ci circonda.
Natale, tempo di regali e auto-regali, costosi e non. Da qui e' partita la mia osservazione sulla come il lusso possa rendereci la giornata e a lungo termine, la vita, migliore o meno peggiore di quanto complicata sia per tutti noi.
Intendo la parola lusso in senso ampio, non solo materiale ma estesa anche alle esperienze (dormire, avere tempo libero, andare ad eventi e sfilate, viaggiare, andare a concerti, spettacoli, a teatro etc...) ma nel suo significato preciso ( vedi Treccani) riferito a cio' che '' ha carattere voluttuario e non e' necessario, utile o semplice''. Il prezzo quindi non conta, in quanto il lusso e' relativo ai gusti e alle abitudini di ognuno di noi.
Il lusso, regalato o auto-regalato ( insisto su questa seconda opzione in quanto e' quella di cui spesso ci dimentichiamo) ci solleva dallo stress della routine quotidiana, dalle ansie e dalle pressioni del lavoro. Ho fatto caso come l'indossare un buon profumo, mangiare in un ottimo ristorante, andare al cinema, l'indossare il il maglione di J.W Anderson,- per esempio- mi rendano piu' ottimista e energetico nelle mie attivita' quotidiane e mi aiutino sopratutto a non cadere nella trappola mentale di pensare che la mia vita sia solo lavoro, problemi di lavoro, ansie di lavoro, fatica da lavoro.
No. Piccole dosi di lusso e piccole indulgenze, sparse qua e la', - fosse anche un buon caffe' e un cioccolatino - mi ricordano che le mie giornate solo milgiori di come appaiono e che la mia vita e' piu piacevole di quanto non appaia schiacciata dalle innumerevoli responsabilita' e scadenze giornaliere.
Tutto qui. Rivalutiamo il lusso, materiale e immateriale e volgiamoci piu' bene.
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