Stasera la giostra della fashion week si spostera' a Milano, dopo due giorni di Pitti Uomo a Firenze ed io, finito il giro a Londra, mi trovo a riflettere sulle collezioni viste e il mood in generale.
Ho gia'postato un riassunto su Fashion News Magazine, che vi invito a leggere, per una panoramica completa dell'edizione AW 18 della LFWM, in questo post, per brevita', mi soffermero' su due aspetti delle collezioni della moda uomo di Londra: streetwear e nuova sartorialita'.
Questa stagione ha visto lo stabilizzarsi dello streetwear, l'affermazione c'e' gia' stata nelle edizioni passate, per quasi tutti i designer; i diversi stili e le diverse tribu' urbane si sono distinte e definite.
Dai capi tecnici, funzionali e colorati di Christopher Raeburn a quelli militari, piegati con precisione sul corpo di Craig Green, si salta a piedi pari alle maxi tute stampate di Edward Crutchley ai completi sport-luxe di Astrid Andersen in chiave texana.
Anche il pubblico delle di sfilate e presentazioni, lontano anni luce dai damerini del muretto del Pitti, era addobbato in outfit casual e .sportivi.
Christopher Raeburn |
Craig Green |
Edward Crutchley |
Astrid Andersen |
In tono minore ma non intermini di qualita' alcuni brand, da tenere d'occhio si sono distinti, per aver saputo interpretare il look sartoriale, per quegli uomini - me incluso - che prediligono dei capi puliti, eleganti ma non furoi moda. Sono rimasto affascinato infatti dall'apparente semplicita' della collezione di Phoebe English Man, alla decostruzione dei canoni sartoriali di J.JS Lee ai completi di Wales Bonner.
Che lo streetwear sia con voi, sopratutto a londra, ma c'e' spazio anche per un mood piu' classico e defilato.
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