Ricomincia il 'carosello delle settimane della moda' e dopo New York - in corso - tocchera' a Londra mostrare cosa ha in serbo per l' A/I 20. Quest'edizione sono particolarmente contento di aver trovato in calendario due brand emergenti italiani: Caterina Moro e Ice Surface Temperature. Che sia l'inizio di un nuovo corso in cui chi merita viene sostenuto dal sistema e dalle istituzioni? Per ora sembra di si, visto che ambedue provengono da progetti sostenuti dall'ICE - lo Showcase di AltaRoma per Caterina Moro e il Pitti Immagine Tutorship Programme per IST; a dimostrare come tali iniziative, unite ad una rigorosa selezione attenta all qualita' dei brand, danno i loro frutti.
Sono inoltre particolrmente soddisfatto di vedere i semi che AltaRoma pianta di stagione in stagione, germogliare piano piano. Caroselli ed elogi a parte, ecco una breve panoramica dei due marchi.
Durante AltaRoma non ho avuto occasione di fermarmi allo stand di Caterina Moro, che ha lanciato l'omonimo brand nel 2017 e che esordisce quest'anno con la sua prima collezione. Romana, laureata in Musicologia e Beni Culturali con un Master in Haute Couture, il suo stile minimal e' caratterizzato da lavorazioni demi-couture, in cui precise sonol'attenzione ai materiali e alle lavorazioni - il plisse' declinato su denim, lurex e pelle. Le immagini del lookbook danno una buona idea dell'eccelente lavoro di Caterina Moro, ma approfittero' dell'occasione di averla a londra, al Designer Showroom la prossima settimana, per vedere la collezione da vicino e conoscerla personalmente.
Estetica di segno opposto quella di Ice Surface Temperature, marchio dei due fratelli Kristian e Laura Guerra, provenienti da esperienze al Pitti Immagini, come detto e all'International Talents Support di Trieste in cui hanno vinto. A Londra faranno parte dell'International Fashion Showcase, evento in cui 16 nuovi brand internazionali, selezionati dal British fashion Council e il British Fashion Council, mostreranno le loro collezioni sotto forma di installazioni. Il marchio esplorera' il ruolo che l'outfit ha come linguaggio non-verbale in contesti urbani ed in particolare in luoghi in cui le interazioni sono veloci - la stada, le stazioni, etc...
Un altra occasione per vedere il loro lavoro da vicino ed essere partecipe di questa rinnovata presenza della creativita' italiana a Londra.