Assistere ad una sfilata di Alta Moda, sopratutto a Roma, e' un'esperienza surreale. Diversa dall'esperienza di uno show di ready-to-wear, in cui stampa, buyer, addetti ai lavori e non, entrano, si siedono, vedono la sfilata ed escono nel giro di 30 minuti. L'Alta Moda capitolina - ma immagino simile sia a Parigi - e' un evento sociale e mondano, in cui la stampa e addetti ai lavori sono invisibili e a fare da padroni sono - a buon diritto eh - gli ospiti degli stilisti.
Clienti, amici, amici degli amici, celebrita' piu' o meno conosciute, signore e signorine titolate fanno il loro ingresso, si incontrano, fanno conversazione e gossip, parlano di feste passate, presenti o future da loro organizzate (per esperienza diretta ho sentito parlare di party di compleanno hawaiani, in gialli, di primavera etc...). La visione della collezione di Alta Moda e' l'apice del tutto; da quando si entra a quando si esce passano tranquillamente quasi 2 ore. Tempo in cui nel ready-to-wear ti vedi almeno 2 sfilate, oltre ad aver postato su IG e fatto due o tre stories! Ma il fascino di Roma e' anche questo mix di 'La grande bellezza', 'Cafonal' di Dagospia e l'indubbia qualita' e bellezza della sfilata in se' per se'. Digressione antropologica a parte, AltaRoma e' ancora AltaModa, come e' ready-to-wear ( checche' se ne dica altrimenti).
L'edizione di gennaio 2019 ha visto il ritono in calendario di nomi conosciuti ed apprezzati come Giada Curti e Sylvio Giardina e conferme come Nino Letteiri e Gattinoni. Una couture in movimento al passo con i tempi ma senza far smettere di sognare.
Ed e' proprio il sogno, la bellezza ed il mito che ispirano la collezione di Giada Curti, dal titolo Hedone' - la dea incarnazione del piacere e di straodinaria bellezza. Abiti senza tempo e glamour, dai colori pastello, impreziositi di piume, pizzi, delicate stampe floreali e scintillìi.
La dimensione onerica dell'AltaModa continua con Vertigo di Sylvio Giradina, una presentazione/installazione immersiva negli spazi dell'ex Mattatoio di Testaccio. Proiezioni di ombre oggetti in cristallo appessi al soffito circondano i cinque outfit posti al centro della sala.
Geometrie, plissettature e sovrapposizione di materiali si uniscono ad una meticolosa attenzione al dettaglio e alla sartorialita' dei capi. Eccellente l'idea di mostrare la collezione in un format statico che permette all'occhio di scrutare, soffermarsi ed apprezzare i particolari degli abiti.
Infine due veterani del calendario di AltaRoma, Nino Lettieri e Gattinoni.
Il primo ha sfilato nei saloni di Palazzo Brancaccio, con una collezione punteggiata da fiocchi, mini, maxi, in tessuto ed applicati che danno il nome alla collezione ( N.d.R. L'inglese per fiocco e' Bow non Flake, ma e' un dettaglio). Bianco e nero come da sempre ma anche molto colore, stampe, piume e un meraviglioso abito da sposa caratterizzano la collezione.
Gattinoni sfila nel nuovo spazio polifunzionale del museo Macro - Macro Asilo - mescolando con perfezione arte, moda e nuovi trend. La sartorialita' dell'Alta Moda incontra le silhouette dei nostri giorni - bermuda, gilet con cappucci e bomber -, decorazioni ispirate alle antiche dinastie nobiliari si alterna ai dipinti di Gina Mariotto - sorella del direttore creativo Guillermo - trasferiti sugli abiti. Ne risulta una collezione moderna e all'altezza della couture parigina.
No comments:
Post a Comment