La seconda edizione di ' Rome is My Runway ', che punta i riflettori sui nuovi brand Made in Italy, ha confermato il successo di questo nuovo format nel calendario della Roma Fashion Week, organizzata da AltaRoma. Lanciata nell'edizione di luglio, questa sfilata collettiva dà spazio e visibilità agli stilisti che creano ed operano secondo le tradizioni del ''bello e ben ben fatto''.
Prima di scendere nei dettagli, come nota a margine, vorrei aggiungere da subito il filtro di nostalgia con cui ho guardato la location dell'Ex Caserma Guida Reni durante questa edizione. Infatti, sembra che questo spazio multi-funzionale chiuderà i battenti definitivamente e che la Roma Fashion Week dovrà trovare un'altra 'casa' per l'edizione estiva. Peccato dover abbandonare uno spazio ben riqualificato, spazioso e dal look contemporaneo. Ma si sa, le logiche burocratiche romane non sono sotto il controllo di AltaRoma che sicuramente si adopererà per trovare un'altra location all'altezza dell'evento.
Asciari, Gentile Catone e Sartoria74 hanno catturato l'attenzione degli addetti ai lavori e del pubblico. Chiara Perrot invece non ha convinto, con una collezione dal mood generico.
Asciari fa sfilare 'Britannica', una rivisitazione dello stile inglese di campagna mixato con la modernità di Londra. Come per la collezione 'Antartide' dello scorso anno, Linee pulite, classiche eleganti ed atemporali. Ogni capo e look racconta con precisione il mood della collezione che mixa gonne e pantaloni, capi spalla, maglieria e stampe discrete.
Gentile Catone invece manda in passerella una giovane donna energetica e scattante. Vestita di colori accesi, stampe floreali aggressive e dark. Una donna che gioca con l'essere misteriosa e seducente, alla ricerca della meraviglia ( Wonder seeker) e che ' piange magia'. A questo personaggio viene dato vita con estrema abilità e precisione. Tessuti di alta qualità, capi rifinitissimi e tessuti eco-sostenibili.
Infine Sartoria74 presenta la sua terza collezione che sviluppa le possibili varianti dello 'smoking'. Evidente è la sartorialità della mano di Francesca Ciccarelli che presenta lo smoking in versione dinamica e moderna. Svariati i tessuti, i colori ed i tagli con cui il brand ha declinato, ancora una volta, con successo, un solo capo. Il format sfilata non rende giustizia ai dettagli che ogni look presenta. Spero che nelle sue prossime uscite il brand scelga una presentazione con cui far rislatare ancora di più il valore del suo lavoro.
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